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Giorgia Fornelli Coletti
Let’s get this party started.
Ci sono sempre due fasi in ogni celebrazione: il rito ed il divertimento. L’emozione prima e le risate dopo. La tensione palpabile, che cede il passo alla leggerezza. Ed è proprio il momento dei festeggiamenti quello che le persone ricordano più di ogni altra cosa. Per questo, voglio sorprendere i vostri invitati, creare un allestimento non convenzionale, ma contemporaneo, ludico e dinamico.
Immaginate un vecchio pulmino allestito per un photo booth, filari di alberi che brillano di luce, un deejay internazionale che suona su un tappeto di foglie d’autunno, una band capace di cambiare registro in base ai momenti della giornata, pranzare su un tavolo imperiale dentro una rocca millenaria, per poi ballare sulla terrazza panoramica, allestire giocando con la stagionalità, con i colori mai scontati che la natura offre in quel preciso momento dell’anno. Sono solo suggestioni, alcune delle immagini che insieme potremo creare. Nessun limite. E che festa sia.
Let’s get this party started.
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Il buono oltre il bello
Cosa si ricorda di un evento? Quasi tutti risponderanno: quanto ci siamo divertiti e come abbiamo mangiato. Lo studio del menu è un momento delicato, che io curo con grande attenzione, grazie alla lunga esperienza coltivata con mio marito, imprenditore nel settore ristorativo. Si parte naturalmente dai vostri gusti, ma non si possono trascurare fattori decisivi come la freschezza della materia prima, la stagionalità, il numero di ospiti o il luogo in cui i cibi vengono preparati, che si parli di catering o di cucine. Non è più tempo di lunghi pranzi intavolati, in cui le persone restano sedute per ore mangiando cibi complessi e bevendo vino fino ad appesantirsi, andando a penalizzare le fasi successive della festa.
Consiglio menu snelli, distribuiti su più momenti della giornata, un ricco aperitivo all’aperto, poche portate al tavolo, per poi proseguire con il taglio della torta e in serata, dopo i lunghi festeggiamenti, un piccolo rinfresco, magari con uno street food di tradizione.
I menu devono essere semplici, curatissimi e comprensibili, tutti devono riuscire a decifrare i sapori che ritroveranno nei piatti. E bisogna prestare attenzione alle intolleranze alimentari, perché ogni ospite deve sentirsi prezioso e valorizzato, non svilito da piatti improvvisati. Come si diceva, il gusto, prima della festa.
Il buono oltre il bello.